Oggi, nel mio giardino, è sbocciata la prima rosa Paule’. Una fioritura che porta con sé una storia lunga e affettuosa.

Era il 2008 quando incontrai per la prima volta Giulio Pantoli. All’epoca era molto geloso delle sue rose, tanto da non volerle diffondere. Eppure, con un po’ di insistenza e tanta passione in comune, riuscii a farmi regalare un esemplare della Paule’. Purtroppo, quella rosa non attecchì e non arrivò mai a fiorire.
La delusione fu grande. Poi, con il tempo, persi i contatti con Giulio e dovetti interrompere la coltivazione delle rose per qualche anno.
Oggi, 17 anni dopo, le varietà di Pantoli sono finalmente disponibili al pubblico, grazie al vivaio Fior di Rosa (https://www.vivaiofiordirosa.com/catalogo-rose/121/1/collezione-giulio-pantoli/). E proprio una Paulè ha trovato di nuovo spazio nel mio giardino. Questa volta, ha attecchito. E stamattina mi ha regalato il suo primo fiore.
Il nome, Paulè o Pauly, è un tenero omaggio alla nipotina di Giulio, Paola. Giulio parlava un romagnolo molto stretto e non è mai stato chiaro come esattamente pronunciasse quel diminutivo. Ma il senso affettuoso resta intatto.
La rosa è bellissima, con un colore davvero particolare e un profumo intenso, avvolgente. Ricordo che Giulio mi raccontò come tra i suoi antenati ci fosse anche la celebre Blue Moon. E in effetti, qualcosa di quella nobiltà si percepisce tutta, in questo primo fiore tanto atteso.
